Giovanni Acquarone, Il Frangente, 2010

Best explorer - dal mar ligure al mar glaciale artico

26.00
All’inizio del 2007 Best Explorer, appena acquistato, viene preparato per la navigazione nell’Oceano Artico. A luglio di quell’anno parte da Imperia, raggiunge Gibilterra e da lì costeggia il Portogallo, attraversa il Golfo di Biscaglia, fa sosta a Dublino, in Irlanda, risale la Scozia e si ferma qualche giorno alle remote isole Far Oer. Dopo il passaggio di una forte perturbazione tocca Reykjavik, in Islanda. Lì una breve sosta permette una visita all’interno dell’isola vulcanica. Ripartito verso nord, dopo un paio di altri scali in Islanda fa rotta diretta su Tromsø, in Norvegia. Sulla rotta, una finestra di tempo buono permette un breve scalo all’isola di Jan Mayen, vicina alle coste Groenlandesi, dove c’è uno sparuto gruppo di norvegesi che compie osservazioni meteo. L’arrivo di una tempesta coglie la barca a metà strada con la Norvegia, dove arriva senza danni per percorrere le ultime miglia, ormai diventate 5.000, lungo i canali interni della costa. A Tromsø elegge la sua base e da lì inizia a navigare alle suggestive isole Lofoten e poi si spinge a nord fino all’arcipelago delle Svalbard, lontane altre 600 miglia, tra le montagne, i ghiacciai e il pack, dove vivono renne, trichechi e orsi bianchi, raggiungendo infine la latitudine di 80° nord con un bimbo di meno di un anno a bordo, forse il più giovane marinaio che abbia navigato da quelle parti. Per ora quella rimane la sua zona di navigazione, ma nel futuro si profila il richiamo della rotta più difficile del mondo: il passaggio a Nord Ovest. Una breve descrizione di venticinque ancoraggi nell’isola di Spitzbergen, la principale delle Svalbard, ad uso degli avventurosi, conclude questo accattivante racconto.

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