Roberto Ligi, Piazza Editore, 2014
Istria amata e sconosciuta
Opps! sembra che questo titolo sia esaurito!
Inviaci una richiesta che cerchiamo in fondo agli scaffali
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Purtoppo esiste ancora qualche voce folle che vorrebbe promuovere nuove Crociate per riscattare quanto già appartiene alla storia.
Come se l'Istria non avesse già pagato un duro scotto per la pace, come se fiumi di lacrime e di sangue non avessero tracciato solchi sui cimiteri solitari. Come se le lapidi non parlassero una mescola etnica di slavo, italiano, tedesco. I morti riposano in promiscuità sotto la rossa coltre di terra, molti di loro, lontani dai campanili natii. Lasciamoli dormire in pace. Mi piace pensare ad un futuro per i giovani carico di speranza, una luce che apra nuove strade, una luce, che rifulga ''come il vischio giallo nei boschi invernali''...
Come se l'Istria non avesse già pagato un duro scotto per la pace, come se fiumi di lacrime e di sangue non avessero tracciato solchi sui cimiteri solitari. Come se le lapidi non parlassero una mescola etnica di slavo, italiano, tedesco. I morti riposano in promiscuità sotto la rossa coltre di terra, molti di loro, lontani dai campanili natii. Lasciamoli dormire in pace. Mi piace pensare ad un futuro per i giovani carico di speranza, una luce che apra nuove strade, una luce, che rifulga ''come il vischio giallo nei boschi invernali''...