Mario Isnenghi, Il Mulino, 2020

Vite vissute e no.i luoghi della mia memoria

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Tra confessione privata e memoria pubblica, Isnenghi consegna al lettore una testimonianza di rilievo sulla vicenda culturale e politica dell'ultimo mezzo secolo.
«Immerso nei flutti, per la prima volta in vita mia ai fanghi di Abano, sono in piena anarchia della memoria. Sembra che lei ci si trovi bene, tra fumi e vapori: con quel caldo spossante, vien su di tutto, dal fondo». Storico fra i più illustri e conosciuti, intellettuale impegnato fin dagli anni universitari, Mario Isnenghi ripercorre in questo saggio autobiografico le tappe che hanno segnato la sua formazione umana, scientifica e politica: dalle origini familiari alle esperienze di scuola e università, all'apprendistato politico che attraversa il mondo cattolico e socialista nelle associazioni studentesche, nel sindacato, nell'insegnamento. E poi la lunga attività di ricerca che lo ha portato a riflettere, partendo dalla Grande Guerra, sulla storia della cultura italiana, la funzione degli intellettuali, le fragilità e le contraddizioni della costruzione statale. Tra confessione privata e memoria pubblica, Isnenghi consegna al lettore una testimonianza di rilievo sulla vicenda culturale e politica dell'ultimo mezzo secolo.

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