Alberto Cavanna, Nutrimenti, 2015

Il Dolore del mare

16.00
Nella piccola isola Palmaria, che sonnecchia sulle acque di fronte a Portovenere, gli echi del mondo arrivano attutiti ma non meno feroci. Lo sa bene Elvira, sposa giovanissima a cui la guerra ha sottratto il suo Radamés, caduto nelle trincee del Piave. Di lui le restano i pochi giorni passati insieme prima della partenza per il fronte e l'eredità nei tratti di suo figlio Ermes. Elvira lo cresce con premura, trasmettendogli i valori di un regolato universo familiare nel quale le donne sono da secoli il fulcro di una vita dura strappata agli scogli e al mare. Ma i tempi che si annunciano sono infausti. L'Italia, uscita ferita dalla Grande Guerra, è avviata a un futuro di adunate e retorica, di vanità e saluti romani, ancora una volta un futuro di guerra. Anche sull'isola, mentre le campane della chiesa e le diane militari delle fortezze scandiscono le ore trascorse a lavorare le acciughe al saladero o a lavare i panni al treggio, si consuma lentamente il dramma di gente semplice e indifesa, ignara del flagello che sta per esplodere. Il dolore del mare racconta gli anni difficili fra i due conflitti mondiali visti dalla prospettiva di un'appartata comunità isolana: un piccolo mondo antico, forgiato dal lavoro e dalla quotidiana lotta con la natura, destinato a essere risucchiato nell'abisso della storia.

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