
Malvaldi Marco / Bruzzone Samantha/guicciardini Desideria, Laterza, 2015
Leonardo e la marea
Opps! sembra che questo titolo sia esaurito!
Inviaci una richiesta che cerchiamo in fondo agli scaffali
Inviaci una richiesta che cerchiamo in fondo agli scaffali
Leonardo ha cinque anni e, come tutti i bimbi, ama chiedere perché. Un giorno, sulla spiaggia, una spiegazione maldestra della mamma mette in moto ragionamenti imprevisti. La domanda è semplice: “Perché sulla spiaggia ci sono tutti questi legnetti?” “Perché c’è la marea. Di notte il mare sale e deposita i legnetti sulla spiaggia”. “E perché c’è la marea?” “Vedi, Leonardo”, risponde la mamma, “è il mare che di notte porta tutti questi tesori alla luna… L’unica cosa che vede è la luna, e così se ne innamora.”La favoletta che arriva in risposta sottovaluta però le capacità di analisi e la fantasia del bimbo. Nella mente di Leonardo nascono molti altri perché, tutti enormi, come la distanza tra la Terra e la Luna: perché il mare è innamorato della luna? Perché le cose pesanti si attraggono? Perché c’è la gravità?Un coro di personaggi balneari condurrà inconsapevolmente Leonardo a capire come sia impossibile descrivere i semplici sentimenti che ci governano mentre, usando la sabbia e lo spazio tra gli ombrelloni, la mamma spiegherà in modo semplice gli astrusi fenomeni naturali che regolano il mondo. Con gli occhi di Leonardo conosciamo un’interpretazione poetica della forza di gravità e un’indagine scientifica dei sentimenti e vediamo, con la stessa chiarezza serena dell’estate, che è un peccato imperdonabile smettere di chiedersi perché.