Edith Wharton, Olibelbeg Venezia, 2014

Il Vizio della lettura

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Edith Wharton è la prima donna a vincere il premio Pulitzer con “L’età dell’innocenza”ed è l’autrice di un saggio di una quarantina di pagine, “The vice of reading” che in Italia è rimasto inedito fino alla traduzione di Corrado Bevilacqua e alla pubblicazione da parte dell’editore Olibelbeg di Venezia nel 2014.
“Il vizio della lettura”, questo il titolo tradotto, è un testo con il quale l’autrice pone l’attenzione sul concetto di lettura e sulla responsabilità della lettura.
“Il valore di un libro è commisurato alla sua plasticità, cioè alla sua capacità di stimolare la mente del lettore creando nuove forme di pensiero”
In altre parole, se un libro non permette a chi legge di migliorare il proprio pensiero, di crescere, di acquisire nuove informazioni, non può essere considerato un buon libro. Il vizio della letturaÈ una difesa della buona lettura che non è solo una forma d’arte, ma anche e soprattutto un canale di interpretazione della realtà che ci circonda. 
Secondo l’autrice c’è una differenza sostanziale tra la lettura e il vizio della lettura. Leggere diventa un vizio nel momento in cui lo si fa in modo meccanico.

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