Ferrara Antonio, D'amato Editore

Nel profondo blu il batiscafo Trieste

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“Nell’agosto 1953 nel cantiere navale di Castellammare di Stabia venne assemblato e varato il batiscafo Trieste, la geniale realizzazione di Auguste Piccard, lo scienziato svizzero che con il figlio Jacques guidò la costruzione dell’unità grazie alla professionalità delle maestranze italiane, da Trieste a Terni fino a Castellammare di Stabia. Nel 1960 il Trieste, acquistato nel frattempo dalla Marina degli Stati Uniti d’America, toccò per la prima volta nella storia dell’umanità la profondità record di 10.916 metri nella Fossa delle Marianne. In quel 1953 Castellammare di Stabia fu al centro di una pagina fondamentale per la storia delle costruzioni navali e molti operai e tecnici della Navalmeccanica resero possibile un’impresa entrata di diritto nella storia. Il “Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950 Ets”, proseguendo nell’opera di ricostruzione del contesto storico nel quale nacque l’avventura archeologica di Libero D’Orsi che proprio nel 1950 avviò la riscoperta dell’antica città romana di Stabiae distrutta assieme a Pompei ed Ercolano dall’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, ripercorre la storia del varo del batiscafo Trieste con foto e documentazione d’epoca, anche alla luce del fatto che il 25 maggio 2019, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia per presenziare alla cerimonia di varo della nave Trieste, nuova ammiraglia della Marina militare italiana che porta lo stesso nome del batiscafo di Piccard”.

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