Norman Friedman, Seaforth Publishing, 2019

British submarines in two world wars

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Sebbene la Royal Navy non abbia inventato il sottomarino, il nuovo libro di Norman Friedman dimostra quanto fosse innovativo il servizio, in una misura che pochi riconosceranno. I suoi sottomarini si sono comportati bene in combattimento in entrambe le guerre mondiali, e spesso in modi non annunciati. Pochi sapranno che nel 1914 la Gran Bretagna aveva la più grande flotta di sottomarini del mondo e che alla fine della prima guerra mondiale aveva alcuni dei sottomarini più grandi e insoliti, le cui origini e il cui design sono tutti dettagliati. La dice lunga sull'ingegnosità dei progettisti di sottomarini britannici che sono riusciti a soddisfare e coniugare le risorse economiche di quel tempo con le dimensioni del sottomarino. La Royal Navy era sempre dolorosamente consapevole della minaccia rappresentata dai sottomarini nemici, e i sottomarini britannici contribuirono pesantemente allo sviluppo delle tattiche e della tecnologia anti-sommergibili britanniche, iniziando con sforzi in gran parte sconosciuti prima dello scoppio della prima guerra mondiale. la nuova tecnologia del sonar (Asdic), sia per trovare e attaccare i nemici sia per evitare di essere attaccati. Di conseguenza, furono i pionieri del silenziamento dei sottomarini, con importanti vantaggi per la marina americana come osservava gli inglesi. Ed è stato un sottomarino britannico che ha aperto la strada all'uso vitale dei sottomarini nel dopoguerra come armi antisommergibili, affondando un sottomarino mentre entrambi erano sommersi. Questa impresa è stata unica. Fortemente illustrato con foto e progetti originali, questo nuovo volume di Norman Friedman, che incorpora così tante analisi originali, sarà atteso con impazienza da storici e appassionati navali di tutto il mondo.

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