Formisano Petronzi, Duemme, 2017

Trasporti marittimi e logistica vol 1 e 2

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L’importanza dei trasporti per l’Italia, da sempre paese trasformatore di materie prime, viene evidenziata dalla recente riforma della scuola secondaria superiore, e in particolar modo degli istituti tecnici, attraverso la creazione dell’indirizzo “Trasporti e Logistica”, nel quale sono confluiti sia i tradizionali istituti nautici sia quelli aeronautici.
Questa scelta del legislatore conferisce al settore dei trasporti, in senso lato, una unitarietà che forse il previgente ordinamento non prefigurava in quanto più preso dalla preoccupazione di formare quelle figure professionali intermedie che l’industria post-bellica richiedeva con urgenza.
D’altra parte, il trasporto marittimo, di per se con spiccata caratteristica di internazionalizzazione, ha già subito, prima della riforma, una forte spinta innovativa verso la standardizzazione delle procedure gestionali attraverso le convenzioni internazionali elaborate dall’IMO, in un primo tempo rivolte al mezzo di trasporto nave, e, poi, rivolte alla formazione del personale navigante, con il chiaro obiettivo di renderlo più sicuro.
Inoltre la globalizzazione con i suoi meccanismi ha costretto all’efficienza i trasporti e in particolare quelli via mare spingendoli a ricercare soluzioni razionali e competitive sotto il profilo economico-finanziario, nonché idonee soluzioni per “saldarsi” con le altre tipologie di trasporto terrestre.
Proprio la necessità di una gestione ottimale dei flussi delle merci e delle informazioni ha dato luogo alla nascita della Logistica intesa come “Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti”, secondo Il Council of Logistics Management.
Nel contesto appena accennato si pone forte la domanda di quale sia la didattica migliore per costruire la formazione professionale di base dei futuri diplomati degli istituti per il Trasporto e la Logistica. Ed è noto che la didattica richiede, in primis, da parte dei docenti, la scelta dei contenuti delle discipline e la loro organizzazione e trasmissione in modo che i giovani vadano strutturando, nel corso del curricolo, un complesso cognitivo funzionale alle problematiche che essi affronteranno una volta inseriti nel mondo produttivo.
Con un “sapere” in continua trasformazione, gli Autori di questo testo si sono posti il problema di conciliare le novità tecnico scientifiche riguardanti la nave e i trasporti marittimi, novità che sono moltissime, con il ridotto numero di ore di insegnamento delle discipline caratteristiche.
Come e cosa fare, dunque? Le risposte possono essere molte, ma forse conviene partire proprio dall’introduzione della nuova disciplina: la Logistica.

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