Francesca Malagnini, Franco Cesati, 2017

Il Lazzaretto nuovo di venezia - le scritture parietali

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Il volume contiene per intero il corpus delle scritture parietali, per lo più frammentarie, cinque-secentesche (a cui se ne aggiunge una del 1855) del Tezon Grando, sito nell’isola del Lazzaretto Nuovo, nella laguna Nord, adibita dalla Repubblica di San Marco alla disinfezione delle merci e alla quarantena degli equipaggi che giungevano a Venezia. L’isola infatti era impiegata non solo per la contumacia di uomini e merci e per lo stoccaggio di queste ultime, ma funzionava come lazzaretto durante le pestilenze. Il volume, arricchito da un ampio corredo fotografico, riproduce e descrive scritture, disegni, marchi mercantili, monogrammi che i facchini (i bastazi), o altri che lavoravano o alloggiavano temporaneamente nel Lazzaretto, eseguivano per lavoro, per diporto o per lasciare una testimonianza del loro passaggio. Si tratta di scritture semicolte, che testimoniano l’affiorare dell’italiano, unito a tratti di italiano regionale e dialettale, veneziano e bresciano della Val Sabbia, uno dei luoghi di provenienza dei facchini. L’edizione, organizzata in schede che contengono la trascrizione diplomatica, l’interpretativa, e il commento, è completata da sezioni che informano sulla grafia e il ductus, da indici onomastici e toponomastici, da un glossario commentato. Le pareti del Tezon, ricoperte per secoli da strati di calce impiegata per la disinfezione, hanno restituito ai nostri occhi frammenti di una lunga attività. Un’introduzione dedicata alla peste, due appendici che riportano i principali fatti veneziani coevi e l’indicazione puntuale delle datazioni delle scritture completano il volume.

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