Ludovica Galeazzo, Istituto Veneto Di Scienze Ed Arti

Venezia e i margini urbani

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Nella Venezia di età moderna si evolve il consueto rapporto tra corpo cittadino e margini urbani percepiti contestualmente come criticità da risolvere, risorse da sfruttare, uniche possibili aree di crescita. Comunque, incessante spazio di riflessione. L’insula dei Gesuiti presa in esame si offre come laboratorio privilegiato per lo studio di tale legame che sconfina il perimetro edificato per espandersi alle acque lagunari e alla terraferma. L’estremità occidentale delle Fondamente Nuove tra XV e XVIII secolo si sviluppò infatti come centro di polarizzazione di interessi non solo mercantili e artigianali, ma anche politici e culturali che videro in gioco enti ecclesiastici, esponenti del patriziato, privati cittadini, arti e confraternite. Le loro relazioni reciproche e, non di rado, rivalità diedero vita a fermenti novatori che si configurarono nella ‘conquista’ e ‘costruzione’ di un rilevante brano di città e nelle ‘pratiche’ del suo rinnovamento architettonico.

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