Andrea Rossi, Inschibboleth, 2019

Ragionar come un pesce

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Mio nonno si chiamava Romano ed era un uomo semplice, piccolo di statura, a prima vista normalissimo, che possedeva, però, delle doti fisiche non comuni. Aveva una forza e una resistenza alla fatica davvero incredibili. Poteva rimanere in apnea sott’acqua per ben tre o quattro minuti, riuscendo, senza emergere, a bere del vino da un fiasco (ancora mi chiedo come potesse fare una simile prodezza). Era un grande pescatore e sapeva catturare le anguille e altri pesci con le mani, scovandole abilmente nelle loro tane (rifugi)…. Credo di aver ereditato qualcosa da lui, perché anch’io mi sento uno spirito libero, ma soprattutto perché credo di aver ereditato molto anche delle sue incredibili doti e capacità di pesca. Sono assolutamente convinto che la mia famiglia abbia nel sangue la pesca, anche grazie al “DNA” che ci ha trasmesso nonno Romano.

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