Borgo Dal, Guglielmo Zanelli, Viella, 2008

Zara-Una fortezza, un porto, un arsenale

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Fin dal medioevo, Venezia munì di mura, torri e castelli i porti che andavano via formando, a partire dalla costa orientale dell’Adriatico, le rotte privilegiate e protette del suo crescente dominio commerciale. Nel corso del tempo, la macchina del potere marittimo veneziano, in aggiunta alle sistemazioni portuali, richiese infrastrutture tecniche per l’assistenza alle navi e così, a fianco dei porti e delle mura difensive, vennero realizzati anche cantieri navali. Zara, perno del dominio veneziano nell’area adriatica, fu il prototipo di queste città- fortezza portuali.
Affidata a due studiosi impegnati in differenti ambiti di ricerca, l’iniziale indagine sull’arsenale di Zara del 1572 si è trasformata in un lavoro a tutto campo sulla storia della città tra il XV e il XVIII secolo, condotto attraverso un vasto ed accurato scavo archivistico. Il volume rende nuovamente visibile ciò che a Zara è stato cancellato o pesantemente modificato: bastioni, cortine, porte, strutture portuali e infrastrutture logistiche. La capitale della Dalmazia veneziana riappare come una piazzaforte imprendibile: un porto sicuro protetto dalle porporelle e dalle fortificazioni, una città murata dotata di officine e laboratori per le manutenzioni navali e di capaci magazzini per il supporto logistico alle navi, alla fortezza ed alle guarnigioni della base navale fortificata.
A completare e arricchire i contenuti dell’opera si aggiungono un’ampia appendice sulle fonti archivistiche conservate presso l’Archivio dei Frari a Venezia ed un repertorio bibliografico relativo alle pubblicazioni dedicate a Zara e al suo territorio reperibili presso le principali istituzioni culturali veneziane.

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