
Georgeta Stoica, Morlacchi Editore, 2019
Oggetti e viaggi in Terre Lontane
Opps! sembra che questo titolo sia esaurito!
Inviaci una richiesta che cerchiamo in fondo agli scaffali
Inviaci una richiesta che cerchiamo in fondo agli scaffali
In un tempo antecedente a quello di cui si parla, gli oggetti che oggi ammiriamo nei musei, indipendentemente dalla loro tipologia e specializzazione, facevano parte di un vissuto quotidiano e avevano una propria e specifica funzione. Con l’ingresso nei musei hanno poi acquistato un altro status, un’altra funzione e un altro significato. Sono diventati degli oggetti-testimoni, espressione di un altro tempo, altri fatti e a altre storie. Collezionisti europei come Antinori, Miani e Binder, hanno scelto di raccontare attraverso gli oggetti da loro raccolti in Africa Centrale il loro viaggio, creando in questo modo un ponte tra l’Europa e l’Africa. Abbiamo a che fare con collezionisti che nascono quasi per caso e che decidono di portare a casa dai loro viaggi, oggetti in grado di testimoniare la loro presenza in quei luoghi. Collezionisti che prima di tutto sono viaggiatori, esploratori, naturalisti, commercianti che con le loro pratiche e curiosità hanno preceduto la nascita dei musei etnografici.