Angus Konstam, Libreria Editrice Goriziana, 2013

Pirati e corsari

28.00
Questo libro è un’accurata ricostruzione delle attività dei pirati attivi nei Caraibi e lungo le coste atlantiche del continente americano nel “periodo d’oro” della pirateria, tra il 1660 e il 1730, e dei corsari attivi nelle medesime zone – come pure in Atlantico – sino ai primi decenni del secolo XIX. Partendo dalle origini di queste situazioni nel secolo XVI, e attraverso il particolare fenomeno dei Bucanieri in Giamaica e a Hispaniola, si comprenderà come e perché molti marinai diventarono pirati, descrivendo il loro abbigliamento, le armi, le navi che utilizzavano e le consuetudini su cui basavano la propria attività. Considerati, a seconda dei casi, criminali o vittime della società, i pirati costituirono una grave minaccia per la navigazione e i commerci nell’Atlantico occidentale per più di settant’anni. Una volta conclusosi il “periodo d’oro” della pirateria all’inizio del secolo XVIII, molti comandanti di nave si trasformarono in corsari, dando avvio a un’attività che, sotto certi aspetti, era né più né meno una nuova forma di pirateria, questa volta condotta con il beneplacito di questa o quella nazione. Il “picco” di queste attività si verificò durante la Rivoluzione americana, quando la marina degli Stati Uniti, da poco costituita, fece ricorso ai corsari e alle loro navi per muovere guerra ai commerci marittimi britannici tra l’Inghilterra e le colonie nordamericane. Con l’avvento di un nuovo periodo di pace nel 1815, molti corsari ritornarono ad agire come veri e propri pirati, dando vita all’ultima età della pirateria, che si sarebbe prolungata ancora per una decina d’anni. Il mondo dei corsari e degli ultimi pirati rivive attraverso questo volume, ricco di dettagliate descrizioni delle navi, dei loro equipaggi, dei porti e delle principali tattiche di combattimento dell’epoca. Se, però, le gesta e la personalità dei pirati e dei corsari più famosi hanno beneficiato, nel corso del tempo, dell’attenzione di storici e ricercatori, non esisteva sino ad oggi un’opera che descrivesse nel dettaglio le navi utilizzate da pirati e filibustieri. L’ultima parte di questo volume colma una lacuna, essendo riferita alle varie tipologie di navi e bastimenti del “periodo d’oro” della pirateria (1690-1730), dai vascelli a più ponti armati con numerosi cannoni, sino ai più piccoli sloop, ai brigantini e alle prime golette. Non mancano poi precisi riferimenti alle unità impiegate nell’ambito della guerra di corsa per tutto il secolo successivo. L’opera si basa anche sulle più recenti scoperte dell’archeologia subacquea e costituisce un affascinante percorso tra le navi dei pirati e dei corsari, con approfondimenti sulle loro caratteristiche tecniche e sull’impiego in battaglia; il corredo iconografico, vasto e differenziato, comprende stampe e incisioni d’epoca nonché di tavole a colori espressamente realizzate per far rivivere le navi e i vascelli di un’epopea ormai consegnata alla storia.

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