Voss Claus John, Nutrimenti, 2014

Gli Avventurosi viaggi di del capitano voss

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È il 1901 quando John Claus Voss, già capitano della marina mercantile, ricondotto alla terraferma da avverse vicende nella città canadese di Victoria, accetta la sfida lanciata dal giornalista Norman Luxton: compiere un giro del mondo in barca a vela, sulla rotta percorsa soltanto pochi anni prima da Joshua Slocum, ma utilizzando un'imbarcazione più piccola. L'eco dell’impresa di Slocum sullo Spray è ancora vasta, e Voss decide di alzare la posta: la barca scelta è una piroga da guerra indiana ricavata da un tronco d'albero e lunga poco più di undici metri. Il capitano la battezza Tilikum, che nella lingua dei nativi della costa pacifica del Canada significa 'amica'. Su questo scafo, all'alba del 21 maggio, Voss salpa dalle sponde della Columbia Britannica. Con lui, a bordo, c'è lo stesso Luxton. I due attraversano il Pacifico e fanno sosta in alcune isole. Alle Fiji, il giornalista abbandona la barca per proseguire in nave. Altri compagni si alternano lungo la rotta che conduce la Tilikum in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Brasile. Il periplo dei tre grandi oceani si conclude a Londra nel settembre del 1904. Nel 1913, quando il navigatore canadese è di stanza a Yokohama, in Giappone, The Venturesome Voyages of Captain Voss viene pubblicato in un'edizione privata. Oltre al diario di viaggio della Tilikum, il volume comprende anche il racconto di una precedente avventura in Costa Rica, a bordo dello sloop Xora, alla ricerca di un fantomatico tesoro, e la serrata narrazione di un nuovo tentativo di circumnavigazione del globo, interrotto sul nascere da un violento tifone che investe Voss e i suoi due compagni a bordo della piccola Sea Queen. La cronaca di queste tre esperienze oceaniche costituisce una preziosa eredità lasciata dal capitano Voss alle generazioni future di viaggiatori e naviganti: alla gustosa descrizione delle peripezie, dei luoghi, degli incontri, si accompagna infatti un'esposizione dettagliata delle tecniche più efficaci per sopravvivere alle tempeste in alto mare; accorgimenti pratici, come la messa alla cappa o l'uso dell'ancora galleggiante, che il grande navigatore illustra nel corso della narrazione e in un'appendice al libro, e di cui ancora oggi è riconosciuta la validità.

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