Il 7 Ottobre 2015 abbiamo fatto il nostro primo tour, e le persone che abbiamo guidato hanno scelto il percorso marittimo. Durante il nostro viaggio abbiamo anche fatto tappa nelle botteghe di alcuni artigiani di Venezia, e il nostro gruppo è rimasto sorpreso da una cosa.
Ora ve la raccontiamo.
Le tappe del percorso marittimo
I gruppi di massimo 6 persone che portiamo alla scoperta di Venezia con una guida e un accompagnatore viaggiano a bordo di un bragozzo.
Questa tipica imbarcazione veneziana accompagnerà il gruppo in tutte le sue tappe: Arsenale, squero, negozio di cappelli e Arzanà, l’associazione per la conservazione delle barche storiche.
Arsenale e Arzanà fanno parte, direttamente o indirettamente, della storia navale di Venezia:
- l’Arsenale è il luogo dove la Serenissima costruiva le sue navi;
- Arzanà è l’associazione che tenta di salvare, invece, una parte meno grandiosa del patrimonio veneziano: le imbarcazioni da pesca e da lavoro. Non si tratta, insomma, di navi prestigiose e lussuose come quelle prodotte in Arsenale, ma comunque sono importanti pezzi della storia di Venezia.
Ma, oltre a visitare questi esempi di attività produttive veneziane del passato, vogliamo anche mostrarvi due attività attive ancora oggi: lo squero e il negozio di cappelli di Giuliana Longo.
Perché visitare gli artigiani veneziani
Lo Squero di San Trovaso e il negozio di cappelli di Giuliana Longo, infatti, sono vivi e attivi ancora oggi. Il primo continua a costruire gondole e ripararle, il secondo produce i cappelli di tutti i gondolieri in città – ma anche altri cappelli! – dal 1902.
Ma perché portiamo i nostri gruppi a visitare queste botteghe?
E soprattutto – come si è chiesto il gruppo del 7 Ottobre – perché diamo un piccolo compenso agli artigiani?
La risposta alla prima domanda è semplice: perché contribuiscono a mantenere vivi aspetti della storia di Venezia meno noti, ma non meno importanti.
E questo ci porta alla seconda domanda: il piccolo compenso è un modo per ringraziare questi artigiani del tempo che dedicano ai turisti, per far scoprire loro quanto Venezia sia ancora piena di vita. E crediamo che un piccolo contributo possa aiutarli a continuare a mantenerla tale.
Attenzione, però: il compenso è incluso nella tariffa per il tour, ed è l’accompagnatore ad occuparsene.