Un medico greco in fuga dal lager lascia un libro a Primo Levi che egli leggerà durante la sua ultima notte ad Auschwitz: “Tempesta”di Roger Vercel.
Il romanzo è uscito nel 1935 e nel 1941 è stato trasposto sul grande schermo sceneggiato, tra gli altri, da Jacques Prévert. La casa editrice Nutrimenti ha deciso di pubblicare la prima traduzione italiana del romanzo a cura di Alice Volpi.
Quando lo prenderete in mano, all’inizio vi sembrerà uscito dalla penna di Conrad.
Il capitano Renaud, protagonista di “Tempesta”, è un autentico lupo di mare. Un uomo determinato, pragmatico e molto sicuro di sé. Almeno in mare. Una notte di tempesta, nel mare di Bretagna, Renaud è a letto, accanto a sua moglie Yvonne. Riceve una richiesta di aiuto e come comandante del rimorchiatore di salvataggio Cyclone, in servizio di assistenza a Brest, si appresta a soccorrere l’Alexandros, una nave a vapore greca che ha un’ avaria al timone.
Mentre la tempesta incombe e rimorchiatore ed equipaggio cercano a tutti i costi di raggiungere la nave greca l’autore si prende tutte le pagine per tracciare le personalità degli uomini del Ciclone.
Resterete affascinati dal comandante Renaud che, come tutti gli uomini, ha timore di ciò che non può controllare.