Mentre tutti parlano di Mose e di grandi navi, nessuno si cura dello stato di salute della laguna. Un ecosistema che rischia di scomparire presto, sotto i colpi dell’erosione, del moto ondoso e delle scelte sbagliate fatte negli ultimi decenni. È questo l’allarme lanciato dalle associazioni Ambiente Venezia e Comitato No Grandi Navi, che hanno convocato per domani pomeriggio (ore 16) un’assemblea pubblica in sala San Leonardo a Cannaregio. Tema dell’incontro, la “Difesa della laguna dalle acque alte, salvaguardia e portualità, quali problemi in prospettiva”. Mostra multimediale e relazione del professor Luigi D’Alpaos, dell’Istituto di Idraulica dell’Università di Padova. Uno dei massimi esperti di laguna, che ha studiato sul campo l’evoluzione del grande bacino da 55 mila metri quadrati e il suo stato di salute.
Milioni di metri cubi di sedimenti che se ne vanno ogni anno in mare. Erosione di barene e isole, dovuta al moto ondoso e al passaggio di navi e imbarcazioni sempre più grandi e senza controllo. E scelte che potrebbero definitivamente condannare la laguna alla distruzione. D’Alpaos si batte da anni contro lo scavo di nuovi canali in laguna, e contro le grandi opere come il Mose che lungi dal salvare la laguna potrebbero avere presto nuovi effetti devastanti su di essa. Domani pomeriggio spiegherà le ultime fasi della sua ricerca. le correnti e i canali scavati negli ultimi anni che hanno modificato l’equilibrio idraulico, aumentando l’erosione e la velocità dell’acqua.