Ci affidiamo all’editore Einaudi per proporvi un ideale e romantico viaggio tra terra e mare.
La prima è un’antologia curata da Giorgio Bertone che raccoglie gli scrittori del passato che si sono confrontati con il mondo del mare. Cosa significa leggere e scrivere il mare? Forse con questo volume riuscirete a trovare delle risposte.
I marinai dicono che il vento all’alba sembra scrivere sul mare, non vi resta dunque che aprire le pagine di questo ideale portolano di storie e liberare la vostra voglia di navigare sulla rotta della libertà.
Si sta seduti, prestando l’orecchio al rombo perpetuo, contemplando la processione senza fine, e ci si sente piccoli e fragili dinanzi a questa forza terrificante che si esprime in furore e schiuma e suono. Davvero, ci si sente microscopicamente minuscoli, e il pensiero che si potrebbe avere da lottare con un simile mare desta nell’immaginazione un fremito di apprensione, quasi di paura. (Jack London, Uno sport da re)
Il secondo volume anche se non parla esclusivamente di mare si rifà ad un’esperienza di formazione fatta da Robert Macfarlane che zaino in spalla decide di fare rotta alla volta di Scozia, Inghilterra e Irlanda lì dove la natura regna sovrana. Ne esce una mappa della selvaticità segnata da incontri, scoperte e sorprese.
Dalle isole Skelligs alla vetta del Ben Hope un’ode a luoghi veri che sembrano impossibili!
Una narrazione che avvince e convince, ricordandoci che la natura, a dispetto delle devastazioni subite, regna ancora sovrana su gran parte della superficie del pianeta. Era da tanto che non leggevo un libro così inaspettatamente confortante. Bill McKibben