Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 ci sono stati due eventi davvero epici per chi ama la vela.
La Coppa America, con la barca italiana Luna Rossa, in finale. E la Vendée Globe, la regata intorno al mondo senza scalo e i solitario. E anche qui un velista italiano, Giancarlo Pedote, ci ha fatto sognare.
Due regate completamente diverse: la Coppa America ipertecnica, giocata sui secondi o al massimo sui minuti; giocata sul minimo salto di vento o sul minimo errore in partenza o in virata. Prove che durano qualche decina di minuti, dove siamo tutti “saliti” a bordo grazie alle telecamere che ci hanno permesso di vivere l’emozione di barche che navigano a 30 nodi!!
Abbiamo apprezzato così la tecnica, ma anche l’umanità di grandi campioni come Checco Bruni o Ben Ainslie.
E poi, sovrapponendosi per qualche settimana, si è corsa la Vendée Globe. La prima edizione, organizzata nel 1968, si chiamava Golden Globe Challenge e ha visto partecipare navigatori come Bernard Moitessier, il “nostro” Alex Carozzo, Chay Blyth e Robin Knox Jhonston, che la vinse.
Sono stati pubblicati libri epici di quell’incredibile regata, che il vincitore chiuse in quasi un anno di navigazione a bordo di una barca in legno di 10 metri.
Oggi le barche sono completamente diverse e i primi navigatori dell’edizione 2020/2021, hanno chiuso il giro in meno di tre mesi. Una cavalcata attraverso tutti i mari, specie quelli del grande Sud, con situazioni meteorologiche molto impegnative. Regata tecnica rispetto alle edizioni del passato, ma certo ben diversa dalla Coppa America.
Unico elemento che accomuna le barche delle due regate sono i foil: oggi le barche navigano e volano insieme.
Per saperne di più su entrambe queste regate sono usciti in questi giorni due bei libri: Luna Rossa, Prada Pirelli Team e L’anima nell’Oceano. I miei 80 giorni al Vendée Globe di Giancarlo Pedote. Emtrambi ricchi di bellissime fotografie, ci fanno partecipare a queste velocissime veleggiate!!