Gianpietro Zucchetta, Mare Di Carta Editore, 2020
Amazon and C.
17.00
Questo non è un romanzo, ma una storia vera, vissuta e sofferta per un paio di anni alla ricerca di una particolare “barca dei sogni”, correndo da una parte all’altra di quel nebuloso Nord Europa che noi “mediterranei” ancora ci illudiamo abitato da integerrimi galantuomini ossequiosi delle leggi e moralmente incorruttibili.
Il motivo alla base di tutta la vicenda è stata la ricerca di un tipico ex peschereccio di quei “mari tempestosi” conosciuto come “Trawler”, che recenti normative europee hanno mandato alla malora per far posto a mostruose navi-fattoria in grado di ripulire intere zone di mare e sbarcare il pesce già inscatolato e pronto per finire sui banchi dei supermercati.
A parte le immancabili “sorprese”, già da mettere in conto fin dall’inizio riguardo alla poca attendibilità delle proposte presentate dai vari broker locali, i veri brutti incontri e le conseguenti “amare esperienze” hanno raggiunto il loro apice in Danimarca dove è cominciata – e molto dolorosamente finita – la storia di una bellissima barca di nome “Amazon” che sembrava essere per l’appunto il tanto ricercato Trawler” ma che purtroppo si è poi rivelata essere una ex “nave spia” sovietica alla quale è stato impedito – in modo subdolo e brutale – di continuare la propria esistenza altrove.
Per fortuna, il destino ha voluto che tutta questa lunga storia avesse un lieto fine, concretizzatosi con l’arrivo a Venezia della tanto agognata “barca dei sogni” che di nome fa “SULA”, norvegese di nascita, che di recente aveva preferito navigare nelle tranquille acque greche.
Anche se la vera protagonista di questo libro è senza dubbio “Amazon”, in copertina abbiamo preferito mettere la foto della bella “SULA”, riservando solo in piccolo riquadro alla sfortunata “AMAZON” che ha finito i suoi giorni divorata da una enorme mostro di ferro che nel giro di ventiquattro ore ha trasformato quello che era un bel sogno ormai materializzato, in un ammasso di informi rottami ammonticchiati nel lontano porto di Grenaa nel Nord della gelida Danimarca.
Il motivo alla base di tutta la vicenda è stata la ricerca di un tipico ex peschereccio di quei “mari tempestosi” conosciuto come “Trawler”, che recenti normative europee hanno mandato alla malora per far posto a mostruose navi-fattoria in grado di ripulire intere zone di mare e sbarcare il pesce già inscatolato e pronto per finire sui banchi dei supermercati.
A parte le immancabili “sorprese”, già da mettere in conto fin dall’inizio riguardo alla poca attendibilità delle proposte presentate dai vari broker locali, i veri brutti incontri e le conseguenti “amare esperienze” hanno raggiunto il loro apice in Danimarca dove è cominciata – e molto dolorosamente finita – la storia di una bellissima barca di nome “Amazon” che sembrava essere per l’appunto il tanto ricercato Trawler” ma che purtroppo si è poi rivelata essere una ex “nave spia” sovietica alla quale è stato impedito – in modo subdolo e brutale – di continuare la propria esistenza altrove.
Per fortuna, il destino ha voluto che tutta questa lunga storia avesse un lieto fine, concretizzatosi con l’arrivo a Venezia della tanto agognata “barca dei sogni” che di nome fa “SULA”, norvegese di nascita, che di recente aveva preferito navigare nelle tranquille acque greche.
Anche se la vera protagonista di questo libro è senza dubbio “Amazon”, in copertina abbiamo preferito mettere la foto della bella “SULA”, riservando solo in piccolo riquadro alla sfortunata “AMAZON” che ha finito i suoi giorni divorata da una enorme mostro di ferro che nel giro di ventiquattro ore ha trasformato quello che era un bel sogno ormai materializzato, in un ammasso di informi rottami ammonticchiati nel lontano porto di Grenaa nel Nord della gelida Danimarca.