Barbara Marengo, El Squero, 2022
Levante o giù di li
19.00
È un viaggio lungo le antiche rotte del Mediterraneo, un itinerario che insegue storia, arte e cultura, vite di persone che hanno vissuto nel corso dei millenni sulle rive del Mare Nostrum.
Molti personaggi protagonisti dei capitoli del libro sono partiti da Venezia, o con Venezia hanno avuto ed hanno ancora un legame, come l’Imperatrice Elena madre di Costantino , le cui reliquie sono onorate nella antica chiesa di Sant’Elena, o come Barbara da Nicomedia, che riposa nell’omonimo oratorio a Burano. Il Mediterraneo, che è stato fonte di ricchezza per Venezia e le sue rotte commerciali, ha ispirato i racconti di questo volume poiché l’Autrice ha vissuto esperienze di vita e di lavoro dalle più diverse latitudini di questo mare comune, riallacciando i fili della storia della sua città, Venezia, con antichissime vicende: luoghi che nella memoria collettiva ricordano eventi gloriosi, come Lepanto sede di una delle battaglie navali più famose, o Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul, dove Venezia si installò con i suoi fondaci dal IX, X secolo , o le isole Cicladi per secoli sentinelle di controllo per le navi veneziane per le rotte del Levante, assieme a personaggi estremamente affascinanti come l’archeologo Belzoni padovano, o Cecilia Venier diventata sposa del Sultano.
I luoghi descritti in questo volume richiamano il lettore all’attualità, poiché la storia corre sul filo dei secoli e si ripete, con il mare Mediterraneo al centro di contese, guerre, crisi geopolitiche: arte e cultura si inseguono attraverso le pagine del libro, arte e cultura che viaggiavano assieme alle galee nel corso di centinaia di secoli, trasportando idee e conoscenze, contatti tra i popoli e contrasti.
Se Andrea Palladio conosceva il suo contemporaneo Sinan che progettava edifici civili e religiosi sulle rive del Bosforo, se la fama di Leonardo da Vinci attraverso Venezia era giunta alle soglie del Gran Palazzo del Sultano ottomano, se i mosaici della odierna Tunisia si rispecchiano in quelli della Basilica di San Marco, se i soldati del Regno di Sardegna nel 1853 combatterono in Crimea e furono seppelliti ad Istanbul…… questo libro può essere una risposta ai tanti interrogativi che la storia ci sottopone ogni giorno.
Sentimenti ed emozioni che l’Autrice ha voluto trasmettere attraverso le pagine del libro, frutto di ricerche compiute nei formidabili edifici veneziani che ospitano documentazioni ricchissime, tesori incommensurabili presso l’Archivio di Stato o la Biblioteca Nazionale Marciana, che esiste perché uno dei personaggi del libro, il cardinale Bessarione, lasciò alla Serenissima il suo fondo di preziosi volumi nel XV secolo
Passato e presente affiorano quindi sotto gli occhi del lettore, in un confronto continuo che spiega come la “storia siamo noi”, come canta Francesco de Gregori, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo.
Molti personaggi protagonisti dei capitoli del libro sono partiti da Venezia, o con Venezia hanno avuto ed hanno ancora un legame, come l’Imperatrice Elena madre di Costantino , le cui reliquie sono onorate nella antica chiesa di Sant’Elena, o come Barbara da Nicomedia, che riposa nell’omonimo oratorio a Burano. Il Mediterraneo, che è stato fonte di ricchezza per Venezia e le sue rotte commerciali, ha ispirato i racconti di questo volume poiché l’Autrice ha vissuto esperienze di vita e di lavoro dalle più diverse latitudini di questo mare comune, riallacciando i fili della storia della sua città, Venezia, con antichissime vicende: luoghi che nella memoria collettiva ricordano eventi gloriosi, come Lepanto sede di una delle battaglie navali più famose, o Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul, dove Venezia si installò con i suoi fondaci dal IX, X secolo , o le isole Cicladi per secoli sentinelle di controllo per le navi veneziane per le rotte del Levante, assieme a personaggi estremamente affascinanti come l’archeologo Belzoni padovano, o Cecilia Venier diventata sposa del Sultano.
I luoghi descritti in questo volume richiamano il lettore all’attualità, poiché la storia corre sul filo dei secoli e si ripete, con il mare Mediterraneo al centro di contese, guerre, crisi geopolitiche: arte e cultura si inseguono attraverso le pagine del libro, arte e cultura che viaggiavano assieme alle galee nel corso di centinaia di secoli, trasportando idee e conoscenze, contatti tra i popoli e contrasti.
Se Andrea Palladio conosceva il suo contemporaneo Sinan che progettava edifici civili e religiosi sulle rive del Bosforo, se la fama di Leonardo da Vinci attraverso Venezia era giunta alle soglie del Gran Palazzo del Sultano ottomano, se i mosaici della odierna Tunisia si rispecchiano in quelli della Basilica di San Marco, se i soldati del Regno di Sardegna nel 1853 combatterono in Crimea e furono seppelliti ad Istanbul…… questo libro può essere una risposta ai tanti interrogativi che la storia ci sottopone ogni giorno.
Sentimenti ed emozioni che l’Autrice ha voluto trasmettere attraverso le pagine del libro, frutto di ricerche compiute nei formidabili edifici veneziani che ospitano documentazioni ricchissime, tesori incommensurabili presso l’Archivio di Stato o la Biblioteca Nazionale Marciana, che esiste perché uno dei personaggi del libro, il cardinale Bessarione, lasciò alla Serenissima il suo fondo di preziosi volumi nel XV secolo
Passato e presente affiorano quindi sotto gli occhi del lettore, in un confronto continuo che spiega come la “storia siamo noi”, come canta Francesco de Gregori, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo.