Aa.vv, Neri Pozza, 2021
Una sfida impossibile. L'Antartide in solitaria
20.00
Ottobre 2018. A bordo del cargo Ilyushin, in mezzo a un mucchio di scatole, tende e generatori, i passeggeri in viaggio verso l’Antartide per l’inizio della stagione delle spedizioni si contano sulle dita di una mano. Tra di loro c’è il giovane americano Colin O’Brady, reduce da un incidente che ha rischiato di inchiodarlo su una sedia a rotelle. Di fianco a lui, a condividere la stessa panca per le quattro ore di volo, si è accomodato un uomo che, soltanto a guardarlo, incute soggezione: è il capitano Louis Rudd, che nel corso degli anni ha trascorso più tempo di chiunque altro a trainare una slitta sui ghiacci dell’Antartide durante varie spedizioni. Entrambi sono diretti al campo base, dove attenderanno un altro velivolo che li calerà sul ghiaccio dell’Antartide per l’inizio ufficiale di una storica sfida: diventare la prima persona ad attraversare il continente in solitaria, senza rifornimenti e senza l’ausilio di vele o cani da slitta. Un’impresa che molti, dopo la morte del leggendario esploratore britannico Henry Worsley, hanno liquidato come impossibile. Sebbene sia stato a lungo un atleta professionista, scalando alcune tra le montagne più alte del mondo, compreso l’Everest, Colin sa che non sarà per nulla facile affrontare ciò che lo attende: condizioni atmosferiche brutali, temperature glaciali e millecinquecento chilometri da percorrere trascinando una pesante slitta. Ha inizio così l’epica avventura di un uomo che, isolato in una vasta distesa di ghiaccio giorno e notte, comprende che dovrà scavare dentro di sé più a fondo di quanto non sia mai andato prima, alla ricerca di riserve di energia a cui poter fare appello; imparando in fretta che l’Antartide non consente indecisioni: fai o non fai, agisci, ti muovi e speri per il meglio; e attingendo alle esperienze dei giganti che l’hanno preceduto, i pionieri polari capaci, con la loro esperienza, di insegnargli tutto ciò che sa sulla resistenza, la forza e la perseveranza.