Marchini Vanzan Nelli, Cierre Edizioni

Venezia tra la paura e il piacere

24.00
Venezia, «cité humide, sexe femelle de l’Europe» come la definì Guillame Apollinaire, offre una percezione fisica della sua specificità anfibia. Il suo fascino è dato dall’atmosfera, dal movimento delle gondole, dalla luce moltiplicata dall’acqua, dalla città riflessa seduttiva come e forse più delle sue pietre, dalle isole e dalle spiagge dorate. Fu meta ambita di mercanti che cercavano spezie e prodotti raffinati. Naviganti e sovrani vi trovarono cortigiane, signore del piacere. Dopo la caduta della Serenissima, dissolta la grande Repubblica, il suo fascino fu accresciuto dai bagni di laguna e di mare, meta del turismo per cura. Eppure Venezia nacque da paure antiche come le sue barene, da ansie tentacolari come i canali che mutavano a ogni marea i rapporti tra le sue terre incerte e l’Adriatico. In quegli isolotti inaffidabili e inospitali, rifugio provvisorio dalle orde barbariche, si inventò una città unica. Il libro ricostruisce l’epopea degli abitanti che hanno inventato Venezia, percorre i luoghi che evocano la paura della morte, l’amore per la vita e la ricerca del piacere in una città resa unica dalla sua specificità ambientale e dalla genialità che la realizzò nella bellezza.

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