Stefano Obino, Camena Editore, 2016
Bartolomeo Salazar, il silenzio della peste
18.00
Bartolomeo Salazar, medico della peste al Lazzaretto di Cagliari, racconta alla nipotina Camilla la storia del suo antenato Joaquin, anch’egli medico, che nel 1575 si trovò a dover fronteggiare la terribile epidemia di peste che sconvolse Venezia per due lunghissimi anni.
Una città devastata dal morbo vide la sua millenaria bellezza e potenza cedere di fronte al violento passo della peste, che tutto prende e devasta, lasciando sofferenza e morte sul suo cammino. Joaquin, medico della Serenissima Repubblica di Venezia, fu costretto suo malgrado a scegliere tra le leggi scritte dagli uomini e quelle non scritte dell’istinto.
Una storia che si interroga sull’uomo e sul suo rapporto con debolezza e paura, coraggio e speranza, vita e morte. Quando scegliere l’amore come unico cammino morale diventa un atto di fede verso la vita stessa.
Una città devastata dal morbo vide la sua millenaria bellezza e potenza cedere di fronte al violento passo della peste, che tutto prende e devasta, lasciando sofferenza e morte sul suo cammino. Joaquin, medico della Serenissima Repubblica di Venezia, fu costretto suo malgrado a scegliere tra le leggi scritte dagli uomini e quelle non scritte dell’istinto.
Una storia che si interroga sull’uomo e sul suo rapporto con debolezza e paura, coraggio e speranza, vita e morte. Quando scegliere l’amore come unico cammino morale diventa un atto di fede verso la vita stessa.