Isole sconosciute

Tra il giugno e l’agosto 1924, in compagnia di altri intellettuali – tra cui Vitorino Nemésio – Raul Brandão visitò gli arcipelaghi di Madeira e delle Azzorre a bordo del battello a vapore São Miguel. Nacque così Le isole sconosciute, uno dei più affascinanti libri di viaggio della letteratura portoghese. In queste note, Brandão si alterna tra i ruoli di paesaggista e reporter letterario, tratteggiando con toni commossi e pazienti il panorama e la solitudine insulare, il colore particolarissimo di scenari magici e ignoti, l’esotismo perturbante e silenzioso, un ritiro carico di malinconia e bellezza.
Dopo una prima visita a Madeira, l’autore giunge nella minuscola Corvo, rimanendo sconvolto dall’asprezza, dalla luce e dal silenzio dell’isola, la più piccola delle Azzorre. Il suo viaggio prosegue verso Flores, con il suo incanto fatto di paesaggi avvolti nella nebbia, quindi Faial, l’isola azzurra, che vanta invece una grande varietà cromatica. La tappa successiva è Pico, l’isola grigia, la più vulcanica di tutto l’arcipelago. Infine esplora le lagune di Sete Cidades e Furnas, fino a tornare a Madeira, che vedrà però con occhi diversi, ormai smanioso di tornare a casa.
A quasi un secolo dalla sua pubblicazione, Le isole sconosciute – finora inedita in Italia – rappresenta ancora oggi nel patrimonio letterario portoghese l’omaggio più completo agli arcipelaghi atlantici, un’opera imprescindibile per chi desidera entrare in contatto con la cultura del luogo.