Enzo Maiorca, Lights, 2001

Il Mare con la emme maiuscola

16.00
In un libro vivace, avvincente, schietto, ma anche, a tratti, lirico e commovente, Enzo Maiorca ripercorre, in modo personalissimo e affascinante, le tappe della sua vita di uomo e di sportivo. Lo fa a modo suo, come narrando agli amici sul terrazzo di casa in una piacevole notte siciliana: i ricordi si susseguono secondo un ordine proprio, scaturendo l’uno dall’altro in un gioco di scatole cinesi, e la memoria indulge su particolari, odori, sapori, voci, personaggi magistralmente tratteggiati, materializzando davanti agli occhi (anzi, ai cinque sensi!) del lettore, atmosfere suggestive proprio per la loro precisione.
Il Mare, la contrada, la guerra, l’amicizia, la Sicilia e i siciliani: tutto viene rivisitato dalla sua penna ed espresso, attraverso un uso originale e creativo della similitudine e della metafora, con un realismo che tiene conto dell’anima. Ancora, e con la stessa spontaneità, l’autore si fa riflessivo e confida irrequietezze, pensieri, contestazioni, paure, facendo emergere un messaggio universale di cui l’attività agonistica diviene metafora: quell’andare avanti, quel porsi sempre nuovi traguardi e superarli per non scoprire nell’ultimo giorno di non aver veramente vissuto, la bellezza prometeica della conquista nella fatica che Maiorca fa risaltare in contrapposizione alle imprese, leggerissime perché sovrumane, di uno stuolo di dei, semidei e personaggi mitologici, rievocando e rinnovando così anche le radici della sua “Megale Ellas”.

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